La squadra, che esordì il 14 settembre 1980 perdendo di misura al Comunale di Torino contro i granata, fu simpaticamente accolta nell’olimpo del calcio italiano con l’appellativo di Olandesina, per via del colore delle maglie, una novità per i «piani alti» del calcio italiano. Modugno, dal 1861, fu unita al Regno d’Italia a seguito della sconfitta dell’esercito del Regno delle Due Sicilie contro i garibaldini. Durante la prima metà del campionato con Giuseppe Papadopulo come allenatore, la squadra naviga nei bassifondi della classifica (pur con un discreto inizio che la portò addirittura al secondo posto dopo 10 giornate, vincendo, tra l’altro, contro il Parma al Tardini per 3-0). Poi, dopo l’esonero di Papadopulo, con il nuovo allenatore Francesco Scorsa ottiene il nono posto nel campionato di Serie B, ottenendo nel girone di ritorno gli stessi punti conquistati dal Genoa di Scoglio, vincitore del campionato. L’evoluzione del trasporto aereo e l’installazione dei dispositivi di illuminazione per le partite in notturna, giocate durante la settimana, resero possibile la creazione di quelle che sono le attuali competizioni continentali. Tale titolo fece seguito al diritto di mantenere i propri statuti comunali, ottenuto il 7 maggio 1323 da Giacomo II di Aragona, sebbene mutati nell’estensione dei privilegi barcellonesi.
Nel 1465 fu investito del ducato Sforza Maria, terzogenito di Francesco Sforza, in vista del suo matrimonio con Eleonora d’Aragona, figlia del re, e col consenso del padre Francesco, che rinunciava così ai propri diritti sui feudi donati al figlio, compreso Modugno. Alla morte di Beatrice, nel 1497, Ludovico (ormai duca di Milano) cedette l’intero ducato di Bari al loro secondogenito Sforza Francesco, ma questi non ne godette che fino al 1499, poiché a causa dell’imminente invasione francese del ducato di Milano e di una confusa e infruttuosa manovra politica del padre Ludovico, Modugno con l’intero ducato di Bari fu occupato da Isabella d’Aragona, pur continuando a esserne titolare Francesco. In seguito, nel 1464, Ferrante concesse ai suoi alleati della famiglia Sforza la città di Modugno, con Palo del Colle e Bari, a formare un ducato. Morto quest’ultimo nel 1479 senza figli, il ducato passò al di lui fratello Ludovico il Moro e, a partire dall’anno successivo, anche alla sua promessa sposa Beatrice d’Este, per volontà dell’avo Ferrante che gliela concedeva in matrimonio. CC anche mettendo in conto un recupero di Bennacer (facciamo gli ottimisti) che poi in teoria dovrebbe andare a dare respiro a tutti e 3 i cc titolari.
Mura di Sassari, costruite nel XIII secolo, cingevano la città intervallate da 36 torri di cui ne rimangono solo 6, tra le quali l’unica torre tonda detta anche Turondola accessibile da piazza Università. Fra la fine del XVIII e tutto il XIX secolo, si vive un’era di rinascita culturale e urbanistica, l’Università viene riaperta, la città dopo cinque secoli si espande oltre il tracciato delle Mura di Sassari, fortificazioni pisane trecentesche, (quando in concomitanza di un’epidemia di colera venne dato il permesso di abbatterle in grande parte, dando così sfogo ad un abitato che era divenuto estremamente compatto e denso), si costruiscono nuovi quartieri, prendendo come modello la nuova capitale del regno, cioè Torino, con strade a maglia ortogonale, viene realizzato il nuovo ospedale, le carceri, il teatro civico, scuole e piazze, la rete ferroviaria e fognaria, l’illuminazione a olio, e più avanti, a gas, il vicino Porto di Torres, viene ristrutturato, si attivano i primi collegamenti navali di linea tra il porto sardo e Genova, con l’impiego di navi a vapore, come il Gulnara, prima imbarcazione che utilizzava questo tipo di propulsione, in Italia. Le torri riprendono la simbologia del Giudicato di Torres e della città di Turris Libisonis o Porto Torres.
Le origini dell’attuale abitato di Sassari sono da ricercare nell’Alto Medioevo, quando la popolazione della città costiera di Turris Libisonis gradualmente si rifugiò verso l’interno, a causa delle incursioni dei pirati saraceni. Raggiungendo una popolazione di 120.000 abitanti, in leggera ma costante decrescita. Il territorio di Sassari è abitato dall’uomo sin dal periodo prenuragico come testimoniato dai resti di abitati neolitici, dalle numerose domus de janas, dai menhir e dal dolmen di San Bainzu Arca. Appartiene al territorio di Sassari lo scoglio Businco. Sassari è il polo urbano storico del Capo di sopra dell’isola. I volti nuovi della società sono il direttore sportivo Guido Angelozzi, subentrato al dimissionario Giorgio Perinetti, il direttore generale Claudio Garzelli e il nuovo capo degli osservatori Cristian Argurio, prelevato dall’Udinese. Piera Cassandra Maglio, nata ad Avellino ma cresciuta in provincia di Macerata, nella Marche, si avvicina al calcio più tardi rispetto alla media delle coetanee, tesserandosi inizialmente con la Ortezzano, una società di Jesi, e poi alla Corinaldo, altra squadra della provincia di Ancona. La società viene radiata dai ruoli FIGC. Dal dicembre 2015 torna a Radio Deejay come regista del programma Albertino Everyday e dal gennaio 2016 della storica classifica dance della radio, la Deejay Parade.
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