Negli Azzurri 2010 il suo amore per il calcio si coniuga con un’altra grande passione che vive dentro di lui: l’Inter. Nonostante i numerosi scioperi alla fine si assistette alla chiusura di molte miniere sulcitane, e tra queste anche quella di Serbariu, la cui attività estrattiva fu interrotta nel 1964. Conseguenza di queste dismissioni fu una vasta emigrazione da Carbonia in poco tempo, la cui popolazione si assestò negli anni a seguire sui 30 000 abitanti. Il nome della “Perla nera”, scomparso nel 2014, è quindi inciso sulla divisa stessa ispirata alle gesta del club negli anni ’60. Un altro club inglese nella classifica di FourFourTwo che indica la casacca da trasferta del WBA: qui viene premiato l’utilizzo del rosso (maniche) e del blu (colletto e inserti) su una divisa prevalentemente bianca. Nemmeno FourFourTwo riesce a convincersi, pertanto il riferimento va anche alla seconda divisa ufficiale dallo stesso richiamo alla tradizione. 2) PALMEIRAS. Non è la prima né la seconda maglia a spingere al secondo posto il Verdão di San Paolo, club premiato piuttosto per la terza divisa ufficiale. Non mancano le novità con i colori inseriti sulle maniche e il bordo azzurro sul colletto, introduzioni che non spostano il taglio storico della maglia.
Non si tratta di una maglia fortunata a livello di intrecci sportivi, la Lazio la indossò infatti in Serie B, ma a modo suo è divenuta un classico (tanto da essere ripresa in anni recenti). Questa comprensione può essere ricondotta a una dinamica di appartenenza al contemporaneo e all’adattamento ai dettami temporali. Questo numero può essere esteso dall’arbitro. I giocatori di football professionisti che hanno indossato la maglia numero 27 includono Ken Houston, Robert Hubbard e Brandon Jacobs. 6) AMBURGO. Possiamo parlare d’innovazione nel caso della seconda maglia dei tedeschi, dove figura la riproduzione di rombi a ribadire il simbolo ufficiale dell’Amburgo. 7) TORINO. Incontriamo un altro club italiano grazie alla presenza dei granata dalla maglia storica, qui addirittura impreziosita dalla stampa in filigrana del toro sulla parte anteriore e dai rivestimenti bianchi su colletto e polsini. Dopo Milan, Juventus e Inter, il Parma è il quarto club italiano e il sedicesimo europeo nella classifica generale delle competizioni UEFA vinte. Il club si pone al 21º posto nella graduatoria dei club italiani per tradizione sportiva e al 15º nella classifica perpetua della Serie A; sino alla stagione 2011-12 ha inoltre figurato nel ranking UEFA. La squadra rossonera ha dimostrato una grande crescita e ha iniziato a competere per i primi posti in classifica.
La squadra non è fatta solo da chi scende in campo, ma da tutti coloro che ogni mattina si svegliano e si mettono al servizio di quei colori: il bianco e il nero. Passando alle cose formali, la rivista inglese applaude il Milan indicando tutte le tre divise ufficiali della prossima stagione, maglie dove l’utilizzo del rosso e del nero produce effetti imperdibili. Francesco Cevasco, Paolo Sollier «Io, calciatore rosso. Quel pugno chiuso neppure mi piaceva», in Corriere della Sera, 11 agosto 2010, p. Valore portante di questa nuova società dilettantistica, ssc napoli maglie ribadito anche dal mister Fabio Panichi: «Per noi e per Paolo è la cosa più importante. Se alla fine del 1947, furono prodotti 3.219 autocarri, la cifra crebbe fino a 15.055 solo quattro anni dopo, alla fine del 1951. Nel gennaio del 1952 la gamma Blitz fu aggiornata anche esteticamente e resa più attuale con l’arrivo di un nuovo frontale dalla nuova calandra a listelli orizzontali e con i fari incassati nella parte anteriore dei parafanghi.
Il Parma Foot Ball Club nacque il 16 dicembre 1913. Il nucleo originario della squadra era costituito dagli uomini del Verdi Foot Ball Club, club formatosi il 27 luglio dello stesso anno e assorbito dalla nuova compagine. Il sodalizio è erede del Parma Football Club, già Parma Associazione Calcio, sorto nel 1970; questi riprendeva la storia del Parma Associazione Sportiva, precedente club costituito nella città emiliana nel 1913 sotto l’originario nome di Parma Foot Ball Club – retaggio del Verdi Foot Ball Club brevemente attivo nello stesso anno -, e rifondato a cavallo della stagione 1969-1970 grazie al passaggio del titolo sportivo ai concittadini dell’Associazione Calcio Parmense, a loro volta sorti nel 1968. L’odierno club, nato nel 2015 come Società Sportiva Dilettantistica Parma Calcio 1913, si fa quindi portatore dell’intera tradizione sportiva parmigiana in ambito calcistico. È inoltre l’unica squadra ad aver conseguito tre promozioni consecutive nei campionati nazionali di calcio organizzati sotto l’egida della FIGC, passando dalla Serie D alla Serie A in soli tre anni (2015-2018); è inoltre una delle cinque squadre europee (insieme a Real Saragozza, West Ham Utd, Villarreal e Atalanta) ad avere conquistato titoli confederali pur senza avere mai vinto il proprio campionato nazionale. La disfatta di fronte al più debole Paraguay, che portò alla perdita di parte del territorio del Chaco Boreal, nel sud-est del Paese, fu causata anche dai gravi conflitti interni al suo esercito, la corruzione di parte degli ufficiali di maggior grado e la quasi totale estraneità del territorio del Chaco alla realtà nazionale boliviana.