Il Cosenza Calcio 1914 vinse poi il girone C del campionato di Lega Pro Seconda Divisione 2008-2009, conseguendo la seconda promozione consecutiva. Dopo la sospensione causata dallo scoppio della seconda guerra mondiale, la ripresa dell’attività agonistica a Cosenza sarà particolarmente laboriosa. Milita in Serie B, la seconda divisione del campionato italiano. Tutta la città si strinse attorno all’iniziativa e così il 5 agosto 2003 venne fondato il Cosenza Football Club S.r.l., successivamente ammesso in Serie D a seguito dell’acquisizione del titolo del Castrovillari. Il sodalizio è erede del Parma Football Club, già Parma Associazione Calcio, sorto nel 1970; questi riprendeva la storia del Parma Associazione Sportiva, precedente club costituito nella città emiliana nel 1913 sotto l’originario nome di Parma Foot Ball Club – retaggio del Verdi Foot Ball Club brevemente attivo nello stesso anno -, e rifondato a cavallo della stagione 1969-1970 grazie al passaggio del titolo sportivo ai concittadini dell’Associazione Calcio Parmense, a loro volta sorti nel 1968. L’odierno club, nato nel 2015 come Società Sportiva Dilettantistica Parma Calcio 1913, si fa quindi portatore dell’intera tradizione sportiva parmigiana in ambito calcistico. 1926-1928 – Attività in ambito locale.
Certe piante di fico contorte, modeste, mi sembravano quella di casa, del cancello dietro il pozzo. Nei primi anni 2000 i gruppi si riuniscono nuovamente dietro lo striscione Ultras Maglie. Nereo Rocco, furono tra i primi a prestare il proprio nome e la propria fama agli sponsor. Poter sfoggiare il nome e il numero del proprio beniamino è motivo di vanto e di orgoglio. A questo punto puoi selezionare Lato posteriore per il classico posizionamento del numero sul retro delle maglie di calcio, ma puoi anche inserire il numero in altri punti, cliccando su Ulteriore posizionamento e selezionando quello che preferisci. Non avete mai fatto caso a come è disegnato il numero 3 di questa font? Demaria è reduce dai campionati giocati nell’Internazionale (Ambrosiana Inter), dove ha per anni fatto coppia con Peppino Meazza. Nel 2002-2003 il calcio cosentino visse una annus horribilis, con la cancellazione del club, alla fine della stagione, da tutti i campionati professionistici dopo quasi novant’anni di storia.
In questi anni si affacciò in prima squadra Luigi Marulla, che diverrà il più rappresentativo calciatore della storia del Cosenza, primatista di presenze e reti di tutti i tempi. Il Cosenza Calcio 1914, infatti, fallì definitivamente nel 2005 e il Cosenza F.C., assurto al ruolo di prima e unica squadra cittadina, cambiò denominazione in Associazione Sportiva Cosenza Calcio. La retrocessione fu prontamente riscattata dall’immediata promozione nella stagione successiva (1997-1998) sotto la guida di Giuliano Sonzogni, maglietta calcio dopo una lunga cavalcata che vide il Cosenza sempre in testa al campionato dalla prima giornata. Nel 2017-2018, sotto la guida del subentrato Piero Braglia, il club cosentino, per altro spintosi sino alle semifinali della Coppa Italia Serie C, ottenne la quinta piazza in campionato, poi eliminò tutte le avversarie nei play-off fino a giungere a disputare la finale per la promozione in Serie B. Contro il Siena, allo stadio Adriatico di Pescara, spinto da 11 000 tifosi cosentini, il club rossoblù prevalse con il risultato di 3-1, ritornando così nella serie cadetta dopo quindici anni. Presieduta dallo stesso sindaco, la squadra, guidata in campo da Gigi Lentini, dopo tre cambi di allenatore ottenne la settima piazza sotto la guida tecnica di Luigi Marulla. Tre versioni sperimentali furono approntate: T151, T152 (con grilletto a farfalla tipo M2HB) e T153 con grilletto di riserva e manetta di armamento estesa sul modello della M1919A5.
L’esonero di Francesco Liguori, durante la stagione 1986-1987, determinò l’arrivo a Cosenza di Gianni Di Marzio, che legò il proprio nome alla storia del club silano. Lo stesso argomento in dettaglio: Storia del Cosenza Calcio. Solo dal 9 febbraio 1999, con l’esordio assoluto della prima maglia firmata Kappa in occasione dell’amichevole della nazionale Under 21 contro i pari età della Turchia, un fornitore tecnico poté griffare per la prima volta nella storia la divisa azzurra; l’Italia, dopo quasi novanta anni, fu tra le ultime nazionali al mondo ad adattarsi a questa consuetudine. Il 23 febbraio 1914 si svolse la prima partita documentata della polisportiva; il match, disputato contro una rappresentativa catanzarese sul terreno di Piazza delle Armi, finì con il risultato di 1-1. Nel 1918 alcuni giovanissimi fondarono lo Sport Club Italia, ma nel 1920 ricomparve la Fortitudo, che nel medesimo anno vinse un triangolare tra squadre calabresi aggiudicandosi il titolo ufficioso di campione regionale.
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