Quando segui una partita di calcio in diretta, hai la possibilità di ascoltare i commentatori esperti che forniscono analisi immediate sulle azioni dei giocatori, le tattiche delle squadre e gli eventi salienti della partita. Analogamente coronato da successo è il cammino in Coppa Italia Lega Pro, trofeo che il Venezia vince per la prima volta nella sua storia il 26 aprile 2017, imponendosi in casa per 3-1 sul Matera ribaltando così la sconfitta esterna per 1-0 rimediata nella partita di andata in terra lucana. Il 24 aprile 2016 il pareggio per 3 a 3 contro l’Union Ripa La Fenadora sancisce la vittoria del girone e la promozione in Lega Pro degli arancioneroverdi con due giornate d’anticipo sulla fine della stagione regolare. Inserita nel girone B di Lega Pro la formazione lagunare, forte di un organico assemblato con giocatori d’esperienza in categorie superiori quali Alexandre Geijo, Maurizio Domizzi, Simone Bentivoglio e Agostino Garofalo, si propone fin dalle prime giornate come pretendente alla promozione: issatasi in prima posizione sul finire del girone d’andata, riesce progressivamente a distaccare le inseguitrici (su tutte Parma, Pordenone e Padova) e infine ad assicurarsi la matematica vittoria del proprio raggruppamento con tre giornate d’anticipo sulla fine della stagione regolare, grazie al pareggio casalingo per 1-1 ottenuto il 15 aprile 2017 contro il Fano.
Complice anche la crisi delle formazioni di vertice, Savona e Pro Patria, a metà aprile la promozione diretta pare essere alla portata, ma qualche i due pareggi consecutivi con Alessandria e Giacomense relegano l’Unione Venezia al terzo posto al termine della stagione regolare, valido per giocare i play-off. Nel 1931 la squadra bissa il secondo posto dell’anno precedente dopo essere stata prima per lungo tempo e avere ceduto solo all’Empoli. La guida tecnica della prima squadra viene affidata all’ex vice-allenatore e responsabile delle giovanili Paolo Favaretto, affiancato dal vice Nicola Marangon. Ad aggravare la situazione intervengono le parallele vicende imprenditoriali dei fratelli Poletti, che acuiscono il dissesto finanziario del Venezia, non più in grado di pagare gli stipendi dei giocatori, né di assicurare una corretta gestione delle strutture d’allenamento, cumulando peraltro nel corso della stagione 4 punti di penalità. Nemmeno la nuova gestione riesce tuttavia ad evitare che il Venezia chiuda la stagione regolare al secondo posto, valido per l’accesso ai play-off, ove gli arancioneroverdi battono il San Paolo Padova per 1-0, ma perdono la finale regionale contro il SandonàJesolo per 2-3. Protagonista stagionale è l’attaccante Emil Zubin, capocannoniere del campionato con 25 reti. Quarti di finale di Coppa Italia Dilettanti (Fase C.N.D.).
Al contrario, grazie alla vittoria del campionato 2001, partecipò alla UEFA Women’s Cup 2002-2003, senza però superare la fase a gironi: vittoria sul FC Codru Chişinău e sconfitta dal Fortuna Hjørring e dal Babrujčanka. Lo scontro diretto dell’andata, disputato allo stadio Omobono Tenni, si chiude però con la vittoria per 3-1 dei trevigiani, che agganciano i lagunari in testa. Nel 1928-29 si assume il titolo di Polisportiva Fascista Ternana, che però si scioglie dopo una sola stagione, lasciando liberi i propri giocatori. La Salernitanaudax durò soltanto due stagioni, e nel 1927, nacque la Unione Sportiva Fascista Salernitana frutto della fusione tra il Campania Foot-Ball Club che giocava con una divisa granata e la Libertas FBC che giocava con una divisa gialla. Andorra riuscì a pareggiare altre due partite del girone per 0-0, contro la Macedonia e la Finlandia, concludendo con un totale di 4 reti fatte e 34 subite. L’allenatore Diego Zanin viene sollevato dall’incarico e al suo posto viene chiamato Stefano Sottili, già vincitore della categoria alla guida del Carpi nel 2010-11. Grazie anche ad un azzeccato mercato di riparazione (con l’innesto di Riccardo Bocalon, dalla Prima Divisione), comincia la risalita dei lagunari, che inanellano una striscia di risultati utili consecutivi (sette vittorie e due pareggi) rientrando in piena zona play-off.
Se lo stile Bloke Core diventerà un pilastro delle nostre bevute estive come la maglia di Kobe lo vedremo già dalla prossima estate, per il momento noi di eyeson accendiamo i riflettori su un altro grande tema di abbigliamento che vale la pena tenere d’occhio! Tuttavia il Venezia si riprende alla grande nel girone di ritorno, grazie soprattutto all’exploit del giovane centrocampista sloveno Leo Štulac e all’arrivo dell’attaccante ex Cittadella Gianluca Litteri, iniziando una cavalcata che lo porterà al quinto posto in campionato, piazzamento che permette così ai lagunari di assicurarsi la partecipazione ai play-off. L’incapacità di superare la capolista costa infine il posto all’allenatore Cunico, sollevato dall’incarico a seguito di una sconfitta contro il Rovigo e sostituito da Gianluca Luppi. Si registrano al contempo variazioni nei quadri dirigenziali: il segretario Leandro Casagrande si dimette e passa al Treviso, mentre l’allenatore Favaretto viene esonerato e sostituito da Enrico Cunico, proveniente dal Montebelluna. Dopo un pareggio a reti bianche ottenuto in trasferta, la gara di ritorno vede i brianzoli condurre a lungo per 1-2: nei minuti finali tuttavia il Venezia riesce a ribaltare la situazione, con le reti di Bocalon e D’Appolonia che fissano il risultato sul 3-2. Davanti a 4000 spettatori lagunari che assiepano gli spalti Mecchia l’Unione così può festeggiare la promozione in Prima Divisione, a quattro anni dall’ultima apparizione.